VOLONTARIATO

La scuola nello Zanskar

La Scuola nello Zanskar

 

Volontariato

Se hai visualizzato questa pagina è perché vuoi fare qualcosa per le bambine ed i bambini dello Zanskar.

Ti ringraziamo per l’interessamento. Riceviamo molte proposte di collaborazione da parte di persone che vogliono recarsi a lavorare in Zanskar e tutte vengono esaminate.

Ma è bene precisare che AaZ non è una organizzazione umanitaria, come altre che conosciamo, non ha una grande necessità di lavoratori in loco. Noi non abbiamo TIR di farina o di medicinali che devono essere scaricati e immagazzinati. I lavori di muratura e carpenteria per l’ampliamento della scuola sono preferibilmente assegnati a manodopera locale, preferiamo pagare le persone che hanno bisogno di lavorare in Zanskar piuttosto che portar loro via il lavoro. Lo stesso discorso vale per l’insegnamento. Molti si propongono per fare attività con i bambini, ma è nostra intenzione distogliere il meno possibile gli scolari dal loro programma di studio, gestito in tutto e per tutto da insegnanti locali madrelingua.

Noi interveniamo nella scuola solo con una attività di controllo, di contatto con il Managing Committee (espressione dei Genitori) e con lo Staff degli Insegnanti o per coordinamento dei lavori. I progetti extra scolastici normalmente non richiedono persone in loco e tutte le persone che AaZ invia in Zanskar sono sempre incaricate di uno o più specifici progetti da coordinare, attivare e seguire. È quindi necessario, prima di andare in Zanskar come volontari, un lavoro di almeno un anno all’interno dell’associazione, una buona conoscenza della zona e della popolazione, perché non è facile vivere un mese in Zanskar senza acqua corrente, senza servizi igienici e corrente elettrica e soprattutto a 3500 metri di quota, cosa che può provocare anche gravi problemi di salute.

La nostra scelta è determinata dalle condizioni di soggiorno che definirei “estreme” per persone non abituate alle regioni desertiche dell’Himalaya. Occorre un buon allenamento e soprattutto è bene conoscere come il proprio fisico reagisca ad un soggiorno prolungato a 3.600 metri, in un’oasi dove non ci sono né alberi né ombra, non esistono i comfort a cui siamo abituati e non funzionano i telefoni. Il vento si alza verso le undici / mezzogiorno portando con se sabbia e polvere.

La Segreteria è a Tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

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